Instabili equilibri

Il mondo è entrato in una nuova fase di trasformazioni epocali, generate da globalizzazione, digitalizzazione e urbanizzazione che stanno modificando la società. Questo tempo è unanimemente riconosciuto come il secolo del nuovo urbanesimo: le città stanno diventando i veri gangli delle economie e della cultura. Da questa premessa l’intento è di esporre opere pittoriche dove il soggetto è “La Città Underground” dove l’Arte diventa sotterranea, viva e dinamica. Underground è una mostra attraverso il sistema della metropolitana cittadina. Underground vive nel sistema metropolitano di trasporto cittadino. Uno spazio pubblico, in cui si è isolati. In cui si tocca con mano la distanza tra noi e l’altro. Condividiamo lo spazio e l’andare, apparentemente vicini eppure così distanti. Ognuno chiuso nel suo mondo. Universi chiusi e separati. Andare insieme. Condividere. Immaginare e sentire il peso della città sopra di noi. Un lavoro sui paesaggi interiori. Attraversare gli spazi urbani vuol dire far collidere interiorità ed esteriorità, vita interiore e vita della città. con i ritmi, le simbologie e i suoni della città si percorre insieme un paesaggio geografico e mentale. Viene in mente l’affermazione di Hofmannsthal: «L’uomo scopre nel mondo solo quello che ha già dentro di sé; ma ha bisogno del mondo per scoprire quello che ha dentro di sé». Al centro di tutto questo c’è lo sforzo di ristabilire una comunicazione diretta con chi osserva. Qualcosa che lo tolga dall’abitudine, che lo metta in gioco, e che crei uno sguardo differente. Il rapporto con la pittura non ha mai cessato di stimolarmi e in questi anni ho continuato a lavorare su questo elemento che rimane vitale e provocante dato che ci costringe a ricordarci di farci ancora e ancora la domanda su che cosa importi veramente, dove si possa lasciare un segno e su chi lasciarne il peso. Underground guarda lontano, annuncia la tempesta, scandagliando quello che arriva».

Date

Novembre 8, 2023

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